Talento e Stabilità per l’Europa: Come Ottimizzare le Risorse Umane nelle Istituzioni UE
Un’opportunità strategica per trattenere competenze e rafforzare la ricerca europea
Analisi e proposte partendo dal punto 7 del Regolamento (UE) n. 1023/2013
Bruxelles/Ispra, giugno 2025 – La gestione delle risorse umane all’interno delle istituzioni europee rappresenta una sfida strategica sempre più rilevante, soprattutto in un contesto di crescente concorrenza globale nella ricerca e innovazione. Alla luce del Regolamento (UE) n. 1023/2013, in particolare del Considerando 7, la Confederazione Internazionale Ricercatori rilancia il dibattito con una proposta articolata per migliorare il reclutamento e la stabilizzazione degli Agenti Contrattuali (CAs), suddividendo le ipotesi in base alle diverse fasce professionali.
1. Un patrimonio di competenze da non disperdere
Gli agenti contrattuali rappresentano una risorsa preziosa, che entra nelle istituzioni con profili professionali altamente qualificati. Tuttavia, l’attuale sistema dei contratti a tempo determinato “3+3 anni” non offre sufficiente garanzia di stabilità, rischiando di sprecare esperienze e competenze che l’UE ha già formato.
2. Scenari differenziati per un approccio mirato
🔹 Per le categorie FGIII e FGIV:
Professionisti provenienti da settori industriali o accademici avanzati, con competenze strategiche già pronte per incarichi di responsabilità. Per loro, la conversione automatica del contratto durante il ciclo 3+3 anni sarebbe una soluzione efficace per valorizzare il capitale umano e garantire continuità.
🔹 Per le categorie FGI e FGII:
Tecnici, assistenti e operatori altamente specializzati, con anni di esperienza sul campo. Il loro know-how garantisce il funzionamento quotidiano della macchina scientifica e amministrativa dell’UE. Meritano un piano strutturato di valutazione e stabilizzazione, premiando l’esperienza maturata internamente.
3. I vantaggi concreti dell’ottimizzazione delle risorse
Offrire una prospettiva professionale stabile ai CAs non è solo una questione etica, ma anche una scelta intelligente in termini economici e organizzativi.
Le istituzioni UE potrebbero:
- ✅ Risparmiare tempo e costi di formazione
- ✅ Integrare competenze industriali e accademiche
- ✅ Garantire continuità e affidabilità
- ✅ Rafforzare i legami con imprese e territori
4. Come trattenere i migliori talenti dopo il 3+3?
Attrarre i migliori significa anche essere pronti a trattenerli. La proposta prevede:
- Valutazioni periodiche su qualità del lavoro e crescita professionale;
- Trasparenza nei criteri di stabilizzazione;
- Possibilità di progressione verso contratti permanenti per chi dimostra eccellenza.
L’obiettivo è interrompere il circolo vizioso della precarietà e valorizzare le persone che hanno già dato prova del loro valore all’interno dell’UE.
5. Ambiente di lavoro: leva strategica per l’attrazione del talento
Una strategia di valorizzazione delle risorse umane non può prescindere dalla creazione di un ambiente di lavoro positivo, in linea con le finalità del Regolamento (UE) 2021/764 su Horizon Europe. Ciò significa:
- 🔬 Promuovere la ricerca d’avanguardia e interdisciplinare
- 👩🔬 Rafforzare la parità di genere e l’inclusività
- 🌍 Facilitare la mobilità e la cooperazione internazionale
- 📚 Garantire l’accesso aperto alla conoscenza
- 👥 Coinvolgere i cittadini nei processi scientifici
- ⚙️ Accelerare la trasformazione industriale attraverso competenze mirate
Conclusione: da capitale umano a capitale strategico
Per la Confederazione Internazionale Ricercatori, questa proposta non è solo una rivendicazione, ma una visione per un’Europa più efficiente, stabile e innovativa.
Investire nella valorizzazione dei CAs significa rafforzare il cuore scientifico, tecnico e amministrativo dell’Unione.
E farlo ora, con coraggio e lungimiranza, è la scelta più responsabile.
📌 Per approfondimenti, documenti ufficiali e contatti stampa:
www.conf-fir.org – segreteria@conf-fir.org
Pietro Toniato Gianni Novello
Responsabili Comparto Agenti Contrattuali Conf.Ir
